Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

SCOPERTA ARCHEOLOGICA A PIAZZA SAN MARCO: RISORGE IL PASSATO MEDIEVALE DI VENEZIA

Immagine dell'articolo

Nel cuore di Venezia, un'importante scoperta archeologica sta svelando frammenti del passato medievale della Serenissima. Durante i lavori di restauro dei "masegni", le pietre in trachite che compongono il pavimento di Piazza San Marco, gli archeologi della Soprintendenza di Venezia hanno rinvenuto una tomba medievale contenente i resti di sette individui, tra cui un bambino di circa otto anni.

Sotto la terra umida e scura, gli esperti hanno estratto il cranio del bambino, vissuto probabilmente nell'alto Medioevo. Accanto a lui, giacciono i resti di tre scheletri, aggiungendosi così alle scoperte precedenti di fronte alle Procuratie Vecchie. Questi reperti narrano una storia inedita della città, focalizzata attorno alla chiesa di San Gemignano, un edificio sacro demolito e ricostruito più volte nel corso dei secoli, fino alla sua distruzione definitiva nell'era di Napoleone.

I sette individui, compresi il bambino e una donna, risalgono a un periodo compreso tra il settimo e l'ottavo secolo. Sebbene le informazioni siano ancora limitate, gli archeologi ipotizzano che si tratti principalmente di individui anziani per l'epoca, con stili di vita relativamente sedentari.

La scoperta offre un'occasione unica per esplorare il passato nascosto di Venezia. Come afferma la Soprintendenza di Venezia su Facebook, Piazza San Marco non è sempre apparsa come la vediamo oggi; in passato era attraversata da canali e caratterizzata da chiese, tra cui spiccava San Gemignano, la più antica di San Marco. Le fonti archivistiche e la recente scoperta di una sepoltura confermano l'esistenza di questo edificio sacro, sottolineando l'importanza di un approccio multidisciplinare alla storia urbana.

Secondo Sara Bini, responsabile dei lavori, la pratica delle sepolture collettive era comune nell'epoca medievale, con tombe che venivano riaperte per accogliere nuovi defunti. La tomba rinvenuta, con spallette in laterizio, suggerisce un certo grado di monumentalità, indicando forse l'appartenenza dei sepolcri a persone di rilievo.

L'attenzione ora si sposta sull'imminente intervento del Comune di Venezia, destinato a esplorare ulteriormente la piazza per motivi di restauro. È un'opportunità senza precedenti per gettare nuova luce sulla storia di Venezia, una città intrisa di fascino e mistero, dove ogni pietra racconta un capitolo della sua straordinaria storia.

21/02/2024

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

07 OTT 2024

FONTANA DI TREVI A NUMERO CHIUSO PER IL GIUBILEO

Una nuova era per il turismo a Roma?

07 OTT 2024

"FRAGILI FRANTUMI" DI GIOVANNI D'ALESSANDRO: TRA FRAMMENTI D'ANIMA E RICOSTRUZIONE

"FRAGILI FRANTUMI" DI GIOVANNI D'ALESSANDRO: TRA FRAMMENTI D'ANIMA E RICOSTRUZIONE

04 OTT 2024

LA BANCA D'ITALIA APRE LE PORTE ALL'ARTE E ALLA CULTURA

Partecipazione al Festival ‘È Cultura!’

04 OTT 2024

TORNANO LE GIORNATE FAI D'AUTUNNO

700 luoghi d'arte apriranno al pubblico il 12 e 13 ottobre 2024

03 OTT 2024

TORNA #DOMENICALMUSEO

Il 6 ottobre ingresso gratuito nei musei e nei parchi archeologici statali

03 OTT 2024

IL PREMIO TENCO 2024

Un Inno alla Canzone d'Autore tra Responsabilità Musicali e Morali