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BOLOGNA CELEBRA I PITTORI DEL GRANDE SCHERMO

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Nel cuore culturale di Bologna, tra scaffali di libri e volte storiche, si apre una finestra luminosa sulla memoria visiva del nostro cinema. Fino al 15 dicembre, la Biblioteca Salaborsa ospita la mostra Pittori di cinema, un omaggio alla gloriosa stagione dei manifesti cinematografici dipinti a mano, presentata nell’ambito della 39ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato.

L’esposizione, a ingresso gratuito, propone dodici autentiche “tele di celluloide”, ingrandite nel formato imponente di 200 x 140 cm e stampate su tela, selezionate dalla straordinaria collezione di oltre 20.000 manifesti raccolti da SacWebphoto — un archivio digitale unico che punta alla conservazione e al restauro di questi capolavori di grafica e immaginario collettivo.

Chi visiterà Pittori di cinema potrà ritrovare, tra le opere esposte, alcuni frammenti iconici della storia del cinema italiano: la mondina Silvana Mangano in Riso amaro (1949) disegnata da Rodolfo Valcarenghi; Mastroianni e Jeanne Moreau immersi nel mistero de La notte di Antonioni, tratteggiati dal segno elegante di Giuliano Nistri; o ancora Claudia Cardinale ne La viaccia, firmata Otello Maro Innocenti.

E poi i volti inconfondibili di Alberto Sordi e Vittorio Gassman in La grande guerra (Piero Ermanno Iaia), la silhouette sofisticata di Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany (Ercole Brini), Mastroianni e Stefania Sandrelli in Divorzio all’italiana (Ezio Tarantelli) e la veracità tutta italiana di Totò e Aldo Fabrizi in Guardie e ladri, interpretata dalla mano esperta di Enrico De Seta.

Questi manifesti, per decenni affissi nelle strade e nelle piazze d’Italia, hanno saputo imprimersi nella memoria visiva degli spettatori, diventando parte integrante dell’identità dei film stessi. «Per 60 anni hanno fatto compagnia agli italiani — ricorda Marco Momigliano di SacWebphoto — e oggi, grazie al lavoro di digitalizzazione e restauro, possiamo restituire loro la bellezza originaria, celebrando una scuola artistica italiana apprezzata in tutto il mondo».

Non si tratta, dunque, di semplici materiali promozionali, ma di vere e proprie opere d’arte: composizioni pittoriche in grado di evocare atmosfere, anticipare emozioni, suggerire narrazioni. E in un’epoca dominata dal digitale e dai layout standardizzati, riscoprire la maestria dei pittori di cinema significa anche riflettere sul potere dell’immagine come forma d’arte e di comunicazione.

Per gli appassionati, i manifesti esposti (e molti altri) sono oggi disponibili per l’acquisto online sul sito di SacWebphoto, riprodotti su materiali pregiati come tela canvas o carta fotografica: un modo per portare a casa un pezzo della grande stagione d’oro del cinema italiano.

La mostra Pittori di cinema è un viaggio emozionante tra arte, memoria e passione. Una testimonianza viva di come anche la pubblicità cinematografica, quando affidata a mani sapienti, possa trasformarsi in pura bellezza.

19/06/2025

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