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VENTOTTO ANNI DOPO LA MORTE DI FRANCO FRANCHI

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Quest'anno a causa del Covid non c'è stato  alcun evento per ricordare la sua morte, che avveniva ventotto anni, proprio nel mese di dicembre.

Dalle origini umili, Francesco Benenato conosciuto ai più con lo pseudonimo Franco Franchi, uno di tredici figli di un muratore e della mamma che si occupava della manifattura dei tabacchi, non ebbe nemmeno la possibilità di andare a scuola.

Per tirare avanti, Franco Franchi si dedicò a numerosi lavori: il facchino, il banconista in una pasticceria e il “madonnaro”, attività che lo segnò per la vita con una devozione particolare alla Madre Santa. 

Ma quello che lo perfezionò furono gli anni tra i vicoli di Palermo, come artista di strada, e soprattutto nella piazzetta che porta il suo nome,  dove  iniziò all'età di  13 anni, facendo il saltimbanco su una sedia.

Nel 1954 Franco Franchi si esibì insieme a Ciccio Ingrassia all'ex cineteatro "Capitol" di Castelvetrano, in quello che divenne il loro cavallo di battaglia "Core 'ngrato". Da lì la costante ascesa della coppia nel teatro, nel cinema e anche in tv.

La morte di Franco Franchi fu causata da una forma ereditaria di cirrosi epatica di cui morì anche la madre. Ma fu il dispiacere a far degenerare la malattia. L'attore, nel 1989, ricevette un avviso di garanzia con l'accusa di associazione mafiosa, da cui fu presto prosciolto. Ma da quel momento non rideva più e aveva anche paura ad uscire di casa e  farsi vedere da quel suo pubblico, che tanto amava, e per il quale aveva rinunciato a recitare nelle commedie sexy per mantenere un'immagine di sé netta e pulita.I primi segnali della malattia si ebbero proprio nel luglio del 1992 quando a Napoli, durante le registrazioni di Avanspettacolo su Rai3, venne colto da un attacco cardiaco per cui fu ricoverato e che in pochi mesi lo condusse a miglior vita.

 

31/12/2020

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