Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

LA NATIVITA' RUBATA

Immagine dell'articolo

Nell'Epifania appena passata, il centro  dell'immagine è quella del Bambinello, della sua Nascita e la sua manifestazione agli uomini che accorsero ad adorarlo. A mio parere il pittore che nella storia gli diede più risalto, con il suo gioco di luci, fu proprio Michelangelo Merisi, che nella Natività dell'oratorio di San Lorenzo a Palermo, sembra avere puntato un proiettore “occhio di bue” su Gesù e sulla Madre, che dominano la scena; lasciando nell'ombra gli altri personaggi, a parte l'angelo che sembra illuminato di luce riflessa e che custodisce il messaggio divino, mentre nella stanza tutto sembra indefinito e confuso nel buio dell'oblio.

Ma l'opera del Caravaggio non ebbe grande fortuna, venne trafugata la notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969. All’epoca l’oratorio palermitano nel quale la pala d’altare era conservata non aveva tutte le misure di sicurezza che ci possono essere ora, come circuiti di telecamere. Secondo gli esperti il suo valore di mercato si aggirerebbe oggi intorno ai 30 milioni di euro, ed è inserita nella lista dei dieci capolavori più ricercati dalle polizie di tutto il mondo. La sparizione del capolavoro colpì Leonardo Sciascia, fornendogli lo spunto per il suo ultimo racconto, Una storia semplice.

Ma è ormai acclarato che fu opera di cosa nostra. Prima di rivenderlo a un mediatore d'arte svizzero, il boss Gaetano Badalamenti cercò di avviare una trattativa con il parroco dell'Oratorio di San Lorenzo, Rocco Benedetto, dichiarandosi pronto a restituire la tela in cambio di denaro. La rivelazione è contenuta in un'intervista inedita, datata 2001, rilasciata al regista Massimo D’Anolfi proprio dal parroco. A poche settimane dal cinquantesimo anniversario del furto. Don Benedetto racconta di avere ricevuto, poche settimane dopo il furto, due lettere. Nella prima i ladri dicevano di volere negoziare doveva fare pubblicare un’inserzione sul Giornale di Sicilia: un segnale per confermare la volontà a trattare. Nella seconda, avevano allegato un pezzetto della tela.

07/01/2021

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

01 LUG 2025

IL CARACALLA FESTIVAL 2025 SI APRE “TRA SACRO E UMANO”

grande musica, danza e lavoro per mille professionisti

01 LUG 2025

IL “MODA ROMA AWARDS” FINAL WORK

Sabato 5 luglio alle 18 a Villa Altieri, Roma

01 LUG 2025

ROCCO LANCIA: QUANDO L’ARTE SI INDOSSA – LE T-SHIRT DIPINTE A MANO CHE RACCONTANO UNA STORIA

ROCCO LANCIA: QUANDO L’ARTE SI INDOSSA – LE T-SHIRT DIPINTE A MANO CHE RACCONTANO UNA STORIA

27 GIU 2025

FANO, LA CITTÀ DIVENTA OPERA

Il Passaggi Festival accende la XIII edizione tra arte, parole e visioni

27 GIU 2025

ANNA WINTOUR LASCIA LA DIREZIONE DI VOGUE US

Si chiude un’era nell’estetica della moda e dell’arte visiva

23 GIU 2025

TAOBUK 2025: UN FESTIVAL PER SUPERARE I CONFINI E CELEBRARNE L'ARTE

Nel suggestivo scenario del Teatro Antico di Taormina