A partire dal 14 settembre, Milano diventa il cuore pulsante dell’arte grazie a due importanti mostre che mettono in dialogo epoche, artisti e materiali profondamente diversi. Palazzo Reale apre le sue porte alla grande retrospettiva dedicata a Edvard Munch, mentre al Gaggenau DesignElementi Hub è in corso "Pensum", la suggestiva mostra di Marco Paghera.
L’omaggio a Munch: "Il grido interiore"
La mostra "Il grido interiore", allestita a Palazzo Reale dal 14 settembre al 26 gennaio, rappresenta un’occasione unica per immergersi nel mondo visionario di Edvard Munch, uno dei più grandi artisti dell’Espressionismo. Curata da Patricia G. Berman, tra le maggiori esperte mondiali del pittore norvegese, la retrospettiva presenta 100 opere provenienti dal Munch Museum di Oslo, permettendo al pubblico di ripercorrere il complesso percorso umano e artistico del maestro.
Tra le opere in mostra spicca una delle celebri versioni litografiche de **L'Urlo** (1895), iconica rappresentazione del tormento interiore e dell’alienazione dell’uomo moderno. La collezione non si limita tuttavia a questa celeberrima immagine: tra i capolavori esposti figurano anche **La morte di Marat** (1907), potente riflessione sulla violenza politica, e **Notte stellata** (1922-1924), in cui la visione poetica della natura si unisce a un profondo senso di malinconia.
Gli appassionati potranno inoltre ammirare opere di grande intensità emotiva come **Le ragazze sul ponte** (1927) e **Malinconia** (1900-1901), nonché il vivace **Danza sulla spiaggia** (1904), dove l’energia vitale si scontra con la fragilità umana. Questa retrospettiva offre così uno sguardo completo sulla produzione di Munch, dalla sua riflessione sul dolore e la solitudine fino alla celebrazione della vita e della natura.
"Pensum": l’incontro tra razionalità e impulso
In contemporanea, dal 12 settembre al 20 dicembre, il Gaggenau DesignElementi Hub ospita la mostra "Pensum" di **Marco Paghera**, curata da Sabino Maria Frassà. Un’esposizione che si propone di esplorare il rapporto tra pensiero razionale e inconscio, attraverso un affascinante dialogo tra materiali e concetti.
Le opere di Paghera, realizzate in marmo e metallo, rappresentano simbolicamente l’equilibrio tra due forze contrapposte: il marmo, con la sua natura organica e duttile, simboleggia l’impulso e l’istinto; il metallo, rigido e freddo, è invece l’emblema della razionalità. Il titolo della mostra, "Pensum", allude a questo dualismo: il pensiero come un compito da svolgere, un peso da sostenere, ma anche un atto creativo che richiede equilibrio e riflessione.
Attraverso sculture che si sviluppano in forme complesse e materiche, Paghera invita lo spettatore a riflettere sulla tensione costante tra il mondo interiore e quello esteriore, tra emozione e ragione. Un percorso artistico che, seppur apparentemente distante dalla carica espressionista di Munch, trova una sorta di continuità nella profonda analisi dell’animo umano.
Milano: un crocevia dell’arte contemporanea e moderna
Le due mostre, pur presentando linguaggi e stili diversi, offrono una riflessione comune sull’essere umano, sul suo inconscio e sulla sua esistenza. Da un lato, l’angoscia esistenziale e la solitudine espressa da Munch con colori vibranti e pennellate drammatiche; dall’altro, il dialogo interiore tra impulso e razionalità che Paghera materializza attraverso il contrasto tra marmo e metallo.
Milano si conferma così una delle capitali dell’arte, capace di ospitare e valorizzare artisti di fama internazionale, offrendo ai visitatori la possibilità di immergersi in universi creativi diversi, ma ugualmente profondi e suggestivi.
Un appuntamento imperdibile per chi ama l’arte e desidera confrontarsi con le grandi questioni esistenziali che da sempre attraversano la storia dell’umanità.
11/09/2024
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