Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

CENTO ANNI DALLA NASCITA DI LEONARDO SCIASCIA

Immagine dell'articolo

L’anno che è appena iniziato merita  ricorrenze felici, l'8 gennaio 1921, infatti, veniva al mondo Leonardo Sciascia, a Racalmuto fra saline e zolfare, che saranno fonte di ispirazione delle sue opere letterarie, anche se abbiamo rischiato che intraprendesse una carriera da sarto.

La frase che scriveva sulla copertina dei quaderni scolastici: “Autore: Leonardo Sciascia,  presagivano però  un destino luminoso tra i libri. Amava la scrittura, a partire dal piacere fisico per gli strumenti dello scrivere: i quaderni, le matite, le penne, l’inchiostro(del quale diceva di conoscere anche il sapore). Appena dodicenne, scopre Luigi Pirandello con Marcel L’Herbier, nella versione cinematografica muta di Il fu Mattia Pascal e l'immagine dello scrittore Agrigentino lo accompagnerà per la vita, posto nella cornice d’argento sullo scrittoio, accanto alla Lettera 22 e all’immancabile pacchetto di Benson & Hedges

Scrittore, saggista, giornalista, politico: Leonardo Sciascia è stato tante cose, ma a guardare  la sua vita da un’angolazione meno nota, si può scoprire che molta ne ha spesa sui libri degli altri, attraverso il mestiere di editore. La sua avventura editoriale inizia nel 1945 a Caltanissetta, con un suo omonimo, Salvatore Sciascia, per poi nel 1969, affinare la sua carriera editoriale, dopo l’incontro con Enzo ed Elvira Sellerio . Per Sellerio, Sciascia è stato direttore editoriale, consigliere e lettore, consulente, ufficio stampa e capo delle pubbliche relazioni, persino esperto in questioni pratiche; stendeva schede per i venditori, redigeva rendiconti, abbozzava modelli di lettere contrattuali.

Ma il suo più grande merito è di aver fissato lo stile della casa editrice, aver dato l’impronta nel trattare il libro, progettando collane destinate a durare nel tempo e al recupero della memoria.Per chi ne ha avuto la fortuna, dev’essere stato sorprendente osservare Sciascia, intento a scrivere un risvolto di copertina: usava la sua Waterman con un enorme pennino d’oro e vergava placidamente su un foglietto il suo commento. Lo faceva con una scrittura lentissima e spigolosa, senza rileggere mai quello che aveva scritto.

 

08/01/2021

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

12 DIC 2025

MILANO CELEBRA MONET CON UN VIAGGIO IMMERSIVO NELLA LUCE

Allo Spazio Ventura “Claude Monet: The Immersive Experience”

12 DIC 2025

INTERVISTA A GENNARO CAPOLUONGO

Il suo libro, “Dalla parte giusta”

11 DIC 2025

LA CUCINA ITALIANA COME PATRIMONIO CULTURALE

Il Ministro Giuli celebra l’arte che nasce dal fuoco

11 DIC 2025

TEATRO URBANO E ARTISTI DI STRADA: DAL MIC 500 MILA EURO

Un aiuto per sostenere creatività, comunità e innovazione

10 DIC 2025

IL ROMA MUSIC FESTIVAL INCORONA I SUOI VINCITORI

IL ROMA MUSIC FESTIVAL INCORONA I SUOI VINCITORI

30 NOV 2025

A TOR MARANCIA UN NUOVO MURALE CELEBRA LA RESILIENZA DEI RIFUGIATI

una nuova opera monumentale firmato dall’artista Alice Pasquini