Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

'LAVADO DE CARA'

Immagine dell'articolo

La 44esima edizione di Arco Madrid, una delle fiere di arte contemporanea più importanti d’Europa, ha inaugurato con un'opera che sta facendo discutere. 'Lavado de Cara' (in inglese 'White Washing'), creata dall’artista spagnolo Eugenio Merino in collaborazione con lo storico e politologo italiano Steven Forti, si pone come una critica esplicita alla cosiddetta “ripulitura” dell’estrema destra nel panorama politico attuale.

L’opera consiste in una lavastoviglie industriale in acciaio, al cui interno sono sistemati piatti commemorativi raffiguranti i volti di alcune delle figure politiche più controverse degli ultimi anni: Donald Trump, Giorgia Meloni, Elon Musk e Javier Milei, tra gli altri. Con questa installazione provocatoria, gli autori intendono denunciare la progressiva normalizzazione e legittimazione di correnti politiche di destra, il cui impatto si estende su scala globale.

Nel testo che accompagna l’opera, Forti sottolinea come "negli ultimi trent’anni, l’estrema destra sia stata sottoposta a un’opera di ripulitura di facciata. La lavastoviglie ha funzionato a pieno regime. Ma a pagare i piatti rotti siamo tutti noi: una società del tutto disorientata che non sa chiamare con i loro nomi il saluto nazi di Musk, le politiche imperialiste di Trump, il genocidio israeliano a Gaza, l’autoritarismo di Meloni". Il messaggio è chiaro: il mondo sta assistendo a un processo di sdoganamento di idee e posizioni che fino a pochi anni fa sarebbero state considerate marginali o estreme.

Tra i leader politici evocati nell’installazione figurano anche Marine Le Pen, leader del Rassemblement National francese, e Santiago Abascal, alla guida della formazione spagnola di estrema destra Vox. Questo dimostra l’ampio respiro della critica, che non si limita a un solo contesto nazionale, ma si estende a una tendenza globale.

Ospitata presso lo spazio fieristico Ifema, Arco Madrid accoglie quest'anno 214 gallerie provenienti da 36 Paesi, confermando la sua vocazione internazionale e la sua attenzione ai temi di più stretta attualità. Tra i progetti curatoriali spicca 'Wametisé: idee per un amazofuturismo', dedicato all’Amazzonia, a dimostrazione di come l’arte continui a essere uno strumento di denuncia e riflessione sulle grandi questioni del nostro tempo.

'Lavado de Cara' si inserisce perfettamente in questo contesto, confermando il ruolo di Arco Madrid come spazio di confronto e provocazione. L’opera di Merino e Forti dimostra ancora una volta come l’arte contemporanea possa fungere da specchio critico della società, mettendo in discussione le narrazioni dominanti e stimolando un dibattito necessario su politica, potere e memoria collettiva.

05/03/2025

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

12 DIC 2025

MILANO CELEBRA MONET CON UN VIAGGIO IMMERSIVO NELLA LUCE

Allo Spazio Ventura “Claude Monet: The Immersive Experience”

12 DIC 2025

INTERVISTA A GENNARO CAPOLUONGO

Il suo libro, “Dalla parte giusta”

11 DIC 2025

LA CUCINA ITALIANA COME PATRIMONIO CULTURALE

Il Ministro Giuli celebra l’arte che nasce dal fuoco

11 DIC 2025

TEATRO URBANO E ARTISTI DI STRADA: DAL MIC 500 MILA EURO

Un aiuto per sostenere creatività, comunità e innovazione

10 DIC 2025

IL ROMA MUSIC FESTIVAL INCORONA I SUOI VINCITORI

IL ROMA MUSIC FESTIVAL INCORONA I SUOI VINCITORI

30 NOV 2025

A TOR MARANCIA UN NUOVO MURALE CELEBRA LA RESILIENZA DEI RIFUGIATI

una nuova opera monumentale firmato dall’artista Alice Pasquini