Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

GIALLINI CONFESSA DI PARLARE CON LA MOGLIE MORTE

Immagine dell'articolo

Non vede il fantasma di sua moglie, come il suo Rocco Schiavone, ma ci parla ancora. Marco Giallini ricorda l'amore per la compagna di vita Loredana, scomparsa nel 2011 a causa di una emorragia cerebrale. "Quando sto solo e qualcosa non va, dico: eh amore mio", confida oggi l'attore romano.

I due si erano sposati nel 1993: quasi trent'anni quelli passati insieme. Un malore ha colpito la donna proprio mentre la famiglia era in procinto di partire per le vacanze e stava preparando le valigie.

Veramente toccante il racconto fatto da Giallini al Corriere della Sera: "Il dolore era troppo. Il pensiero che lei rientri a casa da un momento all'altro dura due anni, poi capisci che morire è prassi. Ma non a 40 anni. Non fra le mie braccia, mentre prendiamo le valigie. Ma non sono l'unico a cui è successo. Fare a meno è questione di testa, anche fare a meno delle menti dei bimbi non più chiare, del loro pensiero: vorresti sapere che pensano il giorno della festa della mamma o quando spegni la tv e quello, a 5 anni strilla: mamma, mamma".

Ha deciso di diventare popolare solo da vedovo per riempire il tempo e non pensare: "Per dare una possibilità in più ai figli. Dovevo tirarli su come ci eravamo promessi. Lei voleva che facessero il Classico, uno lo fa, l’altro l’ha finito: è una cosa stupenda, chi fa il Classico si riconosce da lontano".

Prima tanto teatro, il cinema è arrivato tardi: primo film a 35 anni, diretto da Marco Risi ne 'L’Ultimo Capodanno': "Però sono esploso ancora dopo, a 49, con il Nastro d’argento per Acab e la nomination ai David per Posti in piedi in Paradiso. Prima, quando c’era Loredana, avevo fatto 35 tra film e serie, però ero secondo, terzo attore: se sei primo, i progetti li fanno su di te. Lei ha visto solo l’inizio. Sul primo contratto, legge la “rata film”, la prima di dieci, ma pensava fosse tutto lì. Dice: solo questo? E io: no, devi mettere un altro zero. Le vennero le lacrime. Bello o no".

21/05/2021

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

12 NOV 2025

IL MINISTERO DELLA CULTURA PROTAGONISTA ALLA RO.ME MUSEUM EXHIBITION 2025

Il museo come motore di rigenerazione culturale

12 NOV 2025

OLTRE 1,1 MILIONI DAL MIC PER IL TEATRO DELL’INFANZIA E DELLA GIOVENTÙ

Un investimento nella crescita culturale delle nuove generazioni

12 NOV 2025

IL MONDO DENTRO

Quando la letteratura diventa libertà

07 NOV 2025

Loredana Piacentini: “Scrivere è il mio modo per guardarmi dentro”

Autrice romana, sensibile e profonda, Loredana Piacentini ha trasformato la scrittura in un percorso di conoscenza e liberazione interiore

06 NOV 2025

IL GRANDE MUSEO EGIZIO APRE AL MONDO

Collaborazione, ricerca e diplomazia culturale

06 NOV 2025

NASCE LA GIORNATA NAZIONALE DEGLI ABITI STORICI

L’“archeologia del Made in Italy” che racconta l’identità del Paese