Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

ROMA E L’INVENZIONE DEL CINEMA

Immagine dell'articolo

Roma – È il 20 settembre 1905: davanti a Porta Pia viene proiettato La presa di Roma e nasce così, in una serata che diventerà simbolica, la storia del cinema italiano. A raccontare quel momento fondativo e il legame indissolubile tra la Città Eterna e la settima arte è la mostra “Roma e l’invenzione del cinema. Dalle origini al cinema d’autore, 1905–1960”, ospitata a Castel Sant’Angelo.

Prodotta dalla Direzione Musei Nazionali della città di Roma (Pantheon e Castel Sant’Angelo) e dalla Cineteca di Bologna, la mostra — curata da Gian Luca Farinelli — è realizzata in collaborazione con la Festa del Cinema di Roma, la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia e Archivio Luce Cinecittà.

«Castel Sant’Angelo si conferma luogo di dialogo tra linguaggi e discipline – afferma Luca Mercuri, direttore ad interim della Direzione Musei Nazionali della città di Roma –. Questa mostra ci riporta alle origini del cinema e racconta la relazione della settima arte con Roma, città che fin dall’inizio ne è stata protagonista e palcoscenico.»

Un racconto che attraversa oltre sessant’anni di storia, dalle prime dive del muto come Francesca Bertini e Lyda Borelli alle grandi stagioni di Cinecittà, passando per il cinema del Fascismo, la nascita dell’Istituto Luce e del Centro Sperimentale, fino al Neorealismo e alle immagini immortali di Roma città aperta e Ladri di biciclette.

«Forse nessuna città al mondo ha inciso così profondamente la propria immagine in quella della settima arte – spiega Farinelli –. Roma è stata molto più di una location: è stata la protagonista stessa della Storia del cinema, dai Diva film al Neorealismo, fino alle visioni di Fellini e Pasolini, che ne hanno fatto un mito universale.»

Fotografie, filmati e materiali inediti restituiscono il fascino di una stagione irripetibile, quando Roma – da monumento a laboratorio di modernità – divenne cuore pulsante del cinema italiano e internazionale.

Come sottolinea Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera, «questa mostra, nata in sinergia con la Festa del Cinema di Roma, celebra il ruolo di Roma come culla dell’immaginario nazionale e rilancia la diplomazia culturale italiana nel mondo».

Da La presa di Roma a La dolce vita, la mostra racconta come la capitale sia riuscita, grazie al cinema, a trasformare la propria storia in mito contemporaneo, parlando al mondo con il linguaggio universale delle immagini.

20/10/2025

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

20 OTT 2025

ROMA E L’INVENZIONE DEL CINEMA

A Castel Sant’Angelo un viaggio alle origini della settima arte

20 OTT 2025

L’ITALIA SI RACCONTA AL MONDO

20 milioni per la diplomazia culturale del MiC

20 OTT 2025

OCCHI ELETTRONICI E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

La nuova frontiera della sicurezza nei musei italiani

20 OTT 2025

COLPO AL CUORE DEL LOUVRE: RUBATI I GIOIELLI DI NAPOLEONE

La Francia si interroga sulla sicurezza del suo patrimonio

18 OTT 2025

“40 SECONDI”

Alla Festa di Roma il film che racconta la tragedia di Willy Monteiro Duarte

17 OTT 2025

Intervista all'Autrice di “Sogni e colori”

“Sogni e colori” nasce dal desiderio di trasformare un momento familiare difficile in un atto di bellezza e memoria.