Un viaggio nella memoria e nel servizio alla legalità nel nuovo libro del Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza.
Un uomo delle istituzioni che ha attraversato quarant’anni di storia italiana e internazionale, sempre dalla parte della legalità. Gennaro Capoluongo, Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza ed esperto per la sicurezza presso la Rappresentanza Permanente d’Italia all’ONU fino al 2024, firma per Mursia il libro “Dalla parte giusta” (288 pagine, €18,00), in uscita il 10 novembre.
Un memoir che è anche un saggio storico, capace di restituire il volto umano della sicurezza e il senso profondo del dovere civile.
“È un libro sugli eroi sconosciuti – spiega l’autore – le donne e gli uomini che ogni giorno mettono a rischio la loro vita per servire lo Stato”.
Attraverso una raccolta di memorie autentiche, Capoluongo racconta con intensità e rigore lo spirito di servizio che anima le forze dell’ordine: investigatori, agenti e funzionari che operano spesso nell’ombra, lontano dai riflettori, per difendere i più fragili. “La sicurezza – sottolinea l’autore – non è solo ordine pubblico, ma anche benessere sociale, fiducia nelle istituzioni, speranza nel futuro”.
Il racconto parte dagli anni Ottanta, quando un giovane Capoluongo inizia la sua formazione alla Scuola Superiore di Polizia, per poi approdare alla Squadra Mobile di Napoli e alla Criminalpol. Sono gli anni in cui la criminalità organizzata evolve in potere economico e internazionale, e lo Stato risponde con nuovi strumenti come la DIA e il coordinamento interforze.
Nelle sue pagine rivivono episodi cruciali della lotta alla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo e al Clan dei Casalesi, fino all’arresto della sorella del boss, Rosetta Cutolo.
Dal 2001 in poi, il suo percorso si intreccia con la scena mondiale: inviato ONU in Asia Centrale dopo l’attentato alle Torri Gemelle, Capoluongo è il primo poliziotto italiano in area di guerra. Seguono anni di incarichi internazionali a Tbilisi, Lione, L’Aia, New York, fino alla direzione dell’Interpol e alla guida della Cooperazione Internazionale di Polizia.
Il racconto si chiude con l’arresto e l’estradizione in Italia del terrorista Cesare Battisti, simbolo della giustizia che non dimentica.
Oggi, a distanza di decenni, il suo sguardo è rivolto alle nuove generazioni.
“Ai giovani – afferma Capoluongo – dico che la sicurezza della collettività, bene assoluto per una convivenza pacifica e rispettosa dei diritti, si costruisce ogni giorno attraverso quella che mi piace definire l’etica dei comportamenti”.
Un libro necessario, intenso e civile, che ricorda quanto il valore della sicurezza sia inseparabile dal coraggio e dalla dedizione di chi, ogni giorno, sceglie di stare “dalla parte giusta”.
26/11/2025







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