Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

L'ARTE DI SCRIVERE: INTERVISTA ALLA SCRITTRICE EMANUELA STIEVANO

Immagine dell'articolo

1. Come definirebbe il suo romanzo? In quale categoria editoriale lo configura?

 È un romanzo contemporaneo a carattere psicologico.

 

2. Così come accade nel libro, può una delusione d'amore spingere una persona a preferire una vita tranquilla e senza rischi? Secondo lei accade spesso?

 No, non accade spesso. In realtà ho conosciuto una persona che ha fatto questa scelta. Ho pensato a lei nel definire il personaggio di Beatrice. 

 

3. Come cambia la vita di Beatrice, la protagonista, dopo il suo trasferimento sul lago Sirino?

Beatrice impara a vivere in un’altra realtà, fatta di sensazioni, di domande e di dubbi che si pone. Lasciando un lavoro trentennale, lascia anche abitudini, ritmi cadenzati da orari d’ufficio, dalla sveglia che suona la mattina. Forse era davvero giunto il momento per lei di un cambiamento così drastico e impegnativo.

 

4. Chi sono gli altri personaggi cardine del romanzo e qual è il legame che li unisce a Beatrice?

Gli altri personaggi sono Luana, Alba e Serena. Il legame che le unisce a Beatrice è un’amicizia longeva e profonda. 

 

5. Può essere considerato un romanzo autobiografico oppure è puramente un romanzo di fantasia?

È un romanzo di fantasia, ma avevo voglia di celebrare la vera amicizia, quella con la A maiuscola. Per questo l’ho voluto dedicare alle mie amiche di sempre che devo dire, hanno apprezzato. 

 

6. Quali riflessioni suscitano nei personaggi i risvolti inaspettati del lago Sirino durante l'inverno?

 In una delle lettere di zia Tilde che Beatrice trova, si legge:

 Mentre la mia mente vaga lontano, io, nel mio presente, osservo il lago e stranamente, riesco a trovare un po’ di pace.” 

Ognuno dei miei personaggi, ha trovato in un modo o nell’altro, proprio lì, quella pace.

 

7. Qual è il significato simbolico del paesaggio invernale intorno al lago Sirino?

Il paesaggio invernale al lago Sirino può apparire cupo, invece è un momento di riflessione, di bilanci, di nuovi propositi. E' la celebrazione di una festività che è simbolo di partecipazione. E' un passaggio necessario e benefico come  l'aria frizzante  che rigenera gli animi. E' una sagoma seduta su una panchina  che guarda la montagna riflessa sul lago da un timido sole invernale. I suoi raggi  sono deboli, ma riescono ancora a riscaldare il suo cuore.

 

8. A che cosa è dovuta la scelta dell'ambientazione?

Desideravo ambientare questa storia vicino a un lago. Avrei potuto sceglierne uno tra i tanti che conosco. Solo nel mio Veneto, avevo l’imbarazzo della scelta. Ma io ne volevo uno che fosse di piccole dimensioni e sconosciuto ai più. Ho iniziato così la mia ricerca in rete tra le regioni del Sud Italia e quando mi sono imbattuta in Sirino, ho capito che era proprio ciò che cercavo. Mi aveva anche incuriosito la sua leggenda che poi ho riportato nel libro. 

  

9. Come evolve il personaggio di Beatrice durante il corso del libro, e quali lezioni apprende sul tema dell'amore e della paura?

Quello di Beatrice non è un percorso semplice, per troppo tempo ha lasciato che la delusione per un amore finito, le impedisse di vivere altre esperienze. Ma, tra la bellezza delle acque del lago Sirino, alcuni fattori le vengono in aiuto, come la vicinanza delle amiche, le lettere che zia Tilde ha lasciato, e le riflessioni che ne fa al riguardo. E poi c’è quel sentimento  che piano piano si sta risvegliando e che non può ignorare. La sua fermezza inizia a vacillare e impara a lasciar andare la paura di soffrire per far posto a un nuovo inizio con un margine di rischio che adesso è pronta ad accettare.  

 

10. A suo parere quanto incide l'amore nella vita di ognuno di noi?

Penso sia essenziale. L’amore ha tante forme diverse, si dà e si riceve. La vita è più piacevole se siamo circondati d’amore. Può influire sul nostro stato d’animo, sulle scelte che facciamo. L'amore è ovunque, nella natura, anche nella gentilezza di un estraneo. Triste a dirsi, molto spesso ce ne dimentichiamo.

 

11. Si ritrova personalmente nel personaggio di Beatrice o nei tratti di altri personaggi?

Forse c’è qualcosa di me in tutte loro. 

 

12. Dove è possibile seguire il suo lavoro di scrittrice sul web e sui social?

https://www.instagram.com/emanuelastievano/

Facebook:

Emanuela Stievano Ema: un racconto al mese  

Sito

https://emanuelastievano.wixsite.com/emanuela-stievano

 

13. Dove è possibile acquistare il libro ?

Il mio libro è acquistabile sul sito di YOUCANPRINT, Amazon, su tutte le piattaforme online ed è ordinabile anche in libreria.

 

14. Progetti per il futuro? Ha in mente una nuova storia?

Ho altri due manoscritti già terminati e sto lavorando a un altro romanzo. 

 

15. Sogni nel cassetto? E' giusto non smettere mai di sognare?

I miei sogni li sto realizzando scrivendo, ma non mi dispiacerebbe ampliare la mia cerchia di lettori. Sognare non costa nulla, quindi, perché smettere?

03/04/2024

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

11 DIC 2024

CARNEVALE DI PUTIGNANO 2025

Tradizione, Innovazione e Spettacolo per la 631ª Edizione

11 DIC 2024

IN LIBRERIA "I BACI RITROVATI" il primo romanzo di Simona Scorza

IN LIBRERIA "I BACI RITROVATI" il primo romanzo di Simona Scorza

10 DIC 2024

GO!2025: UN ANNO DI CULTURA SENZA CONFINI TRA ITALIA E SLOVENIA

Svelato il calendario degli eventi

08 DIC 2024

LA SCALA INAUGURA LA STAGIONE

Applausi, emozioni e contraddizioni in scena e fuori

08 DIC 2024

NOTRE-DAME RISORGE

Parigi celebra il gioiello gotico rinato dalle ceneri

07 DIC 2024

Amore e Odio: la forza del Destino in "Non è un mondo di favole" di Mariavittoria Isaja

Amore e Odio: la forza del Destino in "Non è un mondo di favole" di Mariavittoria Isaja