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“La bellezza passa, il messaggio resta”: Alessandro Lugli si racconta

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Arte News: Alessandro, bentrovato! Iniziamo con una domanda semplice: chi è Alessandro Lugli?
Alessandro Lugli: Ciao, grazie a voi per l’invito. Ho 49 anni, vengo da Napoli, e mi considero un artista a tutto tondo: scrittore, appassionato di poesia, musica e canto. Ringrazio Disco King per l’opportunità che mi ha dato — anzi, le opportunità, perché non è la prima volta che mi supporta nel mio percorso artistico.

 

Arte News: Qual è stato il tuo primo approccio alla musica?
Alessandro Lugli: La mia prima passione è stata la chitarra classica. Ho sempre avuto un legame affettivo con quello strumento. Non so se posso dire di "saperla suonare" nel senso accademico, ma cerco sempre di creare melodie originali. È una forma di espressione continua per me.

 

Arte News: Cosa ti ispira di più nella scrittura?
Alessandro Lugli: Le persone. Ho la fortuna di avere amici e amiche che mi regalano emozioni, e sono proprio quelle emozioni a generare poesie, testi, canzoni. Dopotutto, le canzoni non sono altro che poesie con la musica.

 

Arte News: Hai qualche rituale prima di esibirti o registrare?
Alessandro Lugli: Niente di particolare, solo qualche gargarismo e cerco di non mangiare troppo prima di cantare. Non fumo e non ho riti “strani”, ma cerco sempre di arrivare con la mente lucida.

 

Arte News: Come si è evoluta la tua musica negli anni?
Alessandro Lugli: Sono cresciuto con artisti straordinari come Pino Daniele, Zucchero, Baglioni, Venditti. Oggi ci sono artisti validi, ma mancano le grandi penne dietro i testi: i Bigazzi, i Mogol. Si sente la mancanza anche di quell’anima nelle canzoni che c’era una volta.

 

Arte News: C'è stata una critica che ti ha spinto a cambiare?
Alessandro Lugli: Sì, mi è stato detto che faccio pochi live, che sono un po’ apatico sul palco. Ed è vero, mi muovo poco dal punto di vista “fisico”, ma ci sto lavorando.

 

Arte News: Qual è stata l’esperienza più inaspettata durante un’esibizione?
Alessandro Lugli: Avevo vinto un disco d’argento, ma mi è stato revocato per controversie personali con l’organizzazione. Non c’entrava nulla con la mia esibizione. È stato un colpo duro, perché non avevo offeso nessuno né detto nulla di inappropriato. Ma è andata così.

 

Arte News: Se potessi collaborare con un artista del passato, chi sceglieresti?
Alessandro Lugli: Senza dubbio Pino Daniele. Era unico, inarrivabile. Lo dico con una battuta, ma anche con grande sincerità: avrei dato tutto per lavorare con lui.

 

Arte News: Hai mai affrontato il blocco creativo?
Alessandro Lugli: Spesso. È difficile mettere le emozioni su carta o in musica. E quando ci riesci, a volte ti tolgono pure quello. Alla mia età, quando il blocco arriva, è difficile superarlo. Ci convivo, provo a passarci sopra, ma non è semplice.

 

Arte News: Quanto contano per te immagine ed estetica?
Alessandro Lugli: Contano, ma solo fino a un certo punto. La bellezza sfiorisce, l’estetica cambia. Ciò che resta è il messaggio. Non serve essere belli per essere artisti: serve toccare l’anima di chi ascolta.

 

Arte News: Come vivi il rapporto con i social e le piattaforme digitali?
Alessandro Lugli: Sono fondamentali per me. Ho dei blocchi psicologici, quindi mi muovo poco fisicamente. Grazie ai social riesco a far arrivare la mia musica. Oggi chiunque può farsi conoscere, almeno un po’. Negli anni ‘90 era impensabile emergere senza agganci.

 

Arte News: Come vedi oggi la scena musicale italiana?
Alessandro Lugli: Ci sono artisti validi come Emma, l’Amoroso, Angelina Mango. Anche Tiziano Ferro ha una bellissima carriera. Ma mancano i grandi eventi: Festivalbar, Festival di Napoli… E mancano i grandi dischi. La musica oggi è spesso superficiale, non tocca l’anima come una volta.

 

Arte News: Dove possiamo trovarti online?
Alessandro Lugli: Basta digitare “Alessandro Lugli” su Facebook, TikTok, Instagram, YouTube… sono ovunque! Anche troppo forse! Ma occhio: ci sono altri con il mio nome, non sono io. Se vedete dei video miei, mi farebbe piacere sapere che li avete visti.

 

Arte News: Grazie Alessandro, per la tua sincerità e passione.
Alessandro Lugli: Grazie a voi. Viva la musica, sempre.

11/06/2025

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