Un’inaspettata rivelazione ha scosso il mondo dell’arte: sotto i pigmenti dell’Ecce Homo, attribuito a Tiziano e risalente al 1570, si cela un altro dipinto, un ritratto misterioso che ha sfidato il tempo rimanendo nascosto per secoli. La scoperta, avvenuta durante un intervento di conservazione, è stata resa possibile grazie a innovative tecniche di imaging e analisi non invasive condotte dagli studiosi dell’Andreas Pittas Art Characterization Laboratories (APAC) presso il Cyprus Institute.
Un volto dal passato
Il professor Nikolas Bakirtzis, storico dell’arte e direttore dell’APAC, ha descritto alla Reuters la straordinarietà della scoperta. Attraverso l’analisi microscopica della craquelure, la rete di sottili crepe che caratterizza i dipinti antichi, gli esperti hanno individuato pigmenti che non appartenevano all’Ecce Homo. Una serie di indagini ha confermato la presenza di un ritratto completamente celato sotto lo strato pittorico.
L’immagine emersa mostra un uomo con baffi sottili, una penna d’oca in mano e una pila di documenti di fronte a sé. Un dettaglio che ha portato i ricercatori a ipotizzare che si tratti di un banchiere, un avvocato o un altro professionista dell’epoca. Un soggetto borghese che contrasta fortemente con la scena sacra sovrastante, raffigurante Cristo coronato di spine accanto a Ponzio Pilato.
Il riutilizzo delle tele: una pratica di Tiziano
L’aspetto più sorprendente di questa scoperta è il fatto che il ritratto nascosto non fosse un semplice studio preparatorio, ma un’opera compiuta. Tiziano, infatti, capovolse la tela e dipinse sopra il ritratto, sfruttandone alcuni elementi nella nuova composizione. Ad esempio, la linea della mascella del notabile sembra essere stata riadattata per delineare le corde che legano i polsi di Cristo.
Questa pratica di riutilizzo delle tele, comune tra gli artisti dell’epoca per ragioni economiche o creative, getta una nuova luce sulla tecnica pittorica del maestro veneto. Tiziano, nato nel 1488, insieme alla sua bottega veneziana realizzò numerose versioni dell’Ecce Homo, le più celebri delle quali si trovano oggi al Museo del Prado di Madrid e al Kunsthistorisches Museum di Vienna.
La rinascita di un’opera perduta
Grazie alle immagini a raggi X e alle tecniche di ricostruzione digitale, gli studiosi dell’APAC hanno potuto ricreare una riproduzione del ritratto sepolto, ora esposta a Limassol. Questa scoperta non solo arricchisce la conoscenza delle tecniche di Tiziano, ma apre anche nuove prospettive di ricerca sul riutilizzo delle tele e sulle opere scomparse di grandi maestri del passato.
La rivelazione del ritratto nascosto sotto l’Ecce Homo aggiunge un nuovo capitolo alla storia dell’arte rinascimentale, dimostrando ancora una volta come la tecnologia possa essere una preziosa alleata nella riscoperta di capolavori dimenticati.
04/02/2025
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