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AGRIGENTO CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2025

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Lo scorso 18 gennaio, il Teatro Pirandello di Agrigento ha ospitato la cerimonia inaugurale per la designazione della città come Capitale Italiana della Cultura 2025, un evento che segna l'inizio di un percorso ambizioso e ricco di aspettative. Alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e di altre illustri autorità, la serata si è trasformata in un momento di riflessione e celebrazione collettiva.

Ad aprire la cerimonia, l'Inno di Mameli eseguito dal conservatorio "Arturo Toscanini", seguito da esibizioni artistiche che hanno fatto da preludio agli interventi istituzionali. Nel suo discorso, il Presidente Mattarella ha evidenziato la centralità del tema scelto per il progetto agrigentino: "Il sé, l’altro, la cultura", sottolineando la connessione imprescindibile tra cultura e natura.

"La Valle dei Templi diventa l’icona più affascinante di quel binomio cultura-natura che oggi rappresenta una prova decisiva per il nostro tempo", ha affermato il Presidente, ricordando come la nostra Costituzione, nell’articolo 9, accosti la promozione della cultura alla tutela del paesaggio. Mattarella ha invitato a un nuovo sviluppo che sia realmente sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale, sottolineando l'importanza di una responsabilità condivisa tra istituzioni e cittadini.

Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha lodato la proposta di Agrigento, definendola "credibile e ambiziosa, con un calendario di eventi internazionali che promette di attirare l’attenzione di un pubblico globale". Anche il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha ribadito l’importanza di questa opportunità, dichiarando: "Quella che si celebra oggi è una grande occasione non solo per Agrigento, ma per l’intera Sicilia e l’Italia tutta". Schifani ha inoltre sottolineato come Agrigento rappresenti un simbolo di riscatto, capace di superare stereotipi e difficoltà grazie a una rinascita culturale e sociale.

Il sindaco della città, Francesco Miccichè, ha invece rivolto uno sguardo al futuro: "Il 2025 deve essere un punto di partenza per un cammino che garantisca ad Agrigento e al territorio agrigentino un’eredità duratura". Nonostante alcune polemiche sui ritardi organizzativi, il primo cittadino ha dichiarato con fermezza: "Andiamo avanti, concentrati sugli obiettivi che ci siamo posti".

La Valle dei Templi come simbolo di armonia tra uomo e natura

Il vero cuore pulsante di questa designazione è la Valle dei Templi, un luogo unico al mondo, che da oltre duemila anni testimonia la grandezza della civiltà greca e il profondo legame tra uomo e natura. Agrigento si presenta come un modello di equilibrio tra storia e ambiente, incarnando perfettamente il binomio cultura-natura, oggi più attuale che mai.

Un calendario ambizioso per un futuro luminoso

La programmazione culturale che Agrigento si appresta a mettere in campo punta a coinvolgere artisti, studiosi e visitatori da tutto il mondo, con eventi che spaziano dall’arte contemporanea alle tradizioni storiche, dalla letteratura alla musica. Questo progetto ambizioso mira non solo a valorizzare il territorio, ma anche a creare opportunità economiche e sociali, promuovendo l’immagine della Sicilia come culla di cultura e innovazione.

Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025, non è solo un traguardo, ma un punto di partenza per ridefinire il rapporto tra passato, presente e futuro. Un’occasione che, come hanno sottolineato le istituzioni, non può essere sprecata. Il cammino è appena iniziato, e gli occhi di tutto il mondo sono puntati su questa città millenaria, pronta a scrivere una nuova pagina della sua storia.

20/01/2025

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