Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

IL PASSATO E' PRESENTE. ARCHEOLOGIA CONTEMPORANEA

Immagine dell'articolo

Per tre mesi, da sabato 25 giugno (con inaugurazione alle ore 18) a domenica 25 settembre, il Museo archeologico nazionale dell’Umbria  ospiterà “Il passato è presente. Archeologia contemporanea”, una mostra di venti opere di Paolo Ballerani e Mauro Tippolotti. 

I visitatori saranno subito accolti da una riproduzione della Venere di Milo di circa cinque metri (per l’esattezza 4,80 m.), realizzata da Ballerani, posta al centro del prato del chiostro dell’ex convento di San Domenico, dove ha sede il museo. Si tratta di una sfida e di una delle tante provocazioni che l’esposizione intende proporre. La nota statua, infatti, viene colta mentre è intenta a scattarsi un selfie con l’unico braccio rimasto. Se ne è parlato nel corso dell’apposita conferenza stampa svoltasi, in modo del tutto desueto, al perugino Caffè Bistrot di piazza Matteotti. 

Quella di Ballerani e Tippolotti è una iniziativa per certi versi coraggiosa, tanto quanto la scelta della direttrice Maria Angela Turchetti di tramutare il museo da contenitore di reperti prevalentemente etruschi in quello che l’assessore alla cultura del Comune di Perugia, Leonardo Varasano, ha definito “un palcoscenico corale”, cioè in una struttura aperta al territorio e per il territorio, capace di promuovere cultura a trecentosessanta gradi e di mettere antico e contemporaneo in fecondo dialogo. 

“Il passato è presente” è, come ha sottolineato il critico Andrea Baffoni, un progetto che parte da lontano, dalla mostra Odissea allestita dai due artisti nel 2017 (che ha avuto un seguito in un’altra intitolata “Ultima crociata”), ispirato dalla riflessione del filosofo Giorgio Agamben secondo cui “è cercando di comprendere il presente che gli uomini si trovano costretti a interrogare il passato”. 

Pittura, scultura, soggetti tradizionali rivisitati, tutto si fonde nell’esposizione-evento. Dei dieci lavori di Paolo Ballerani otto saranno collocati nel chiostro e due lungo le scale. Sono in polistirolo, polipropilene con rivestimento in resina e colori in polvere. Le opere di Mauro Tippolotti andranno invece ad animare il salone degli Umbri e degli Etruschi al piano superiore del MANU. Si tratta di pannelli di grande formato in tela classica con tecnica mista, acrilico e olio.

25/06/2022

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

01 LUG 2025

IL CARACALLA FESTIVAL 2025 SI APRE “TRA SACRO E UMANO”

grande musica, danza e lavoro per mille professionisti

01 LUG 2025

IL “MODA ROMA AWARDS” FINAL WORK

Sabato 5 luglio alle 18 a Villa Altieri, Roma

01 LUG 2025

ROCCO LANCIA: QUANDO L’ARTE SI INDOSSA – LE T-SHIRT DIPINTE A MANO CHE RACCONTANO UNA STORIA

ROCCO LANCIA: QUANDO L’ARTE SI INDOSSA – LE T-SHIRT DIPINTE A MANO CHE RACCONTANO UNA STORIA

27 GIU 2025

FANO, LA CITTÀ DIVENTA OPERA

Il Passaggi Festival accende la XIII edizione tra arte, parole e visioni

27 GIU 2025

ANNA WINTOUR LASCIA LA DIREZIONE DI VOGUE US

Si chiude un’era nell’estetica della moda e dell’arte visiva

23 GIU 2025

TAOBUK 2025: UN FESTIVAL PER SUPERARE I CONFINI E CELEBRARNE L'ARTE

Nel suggestivo scenario del Teatro Antico di Taormina